Faremo adesso un dettaglio su cosa ci sia da ricordare per la corretta Scadenza e aggiornamento estintore in Roma manutenzione, revisione e collaudo degli estintori, e analizziamo attività, periodicità e competenza.
Il dispositivo di semplice concezione costituito da un serbatoio (o bombola) di colore rosso contenente un agente estinguente in pressione, una valvola di erogazione ed una manichetta per dirigere il getto è l’estintore, di cui andremo ad analizzare in questo articolo le modalità di revisione e collaudo. L’estintore, nell’ambito della sicurezza antincendi, rappresenta il presidio di protezione attiva più diffuso ed immediato per poter far fronte all’insorgere di un incendio. L’estintore, oltre a costituire il dispositivo di base per l’attacco ad un principio di incendio, deve poter essere impiegato, in sicurezza, da tutti gli occupanti. Non solo, ma alla stregua di tutti i presidi di sicurezza, ed in particolare dei presidi di sicurezza antincendio, l’estintore in esercizio deve rimanere a riposo, sempre disponile alla vista e alla eventuale presa e manovrabilità degli occupanti, affinché possa rispondere alla erogazione dell’agente estinguente contenuto nel dispositivo in caso di emergenza.
La corretta manutenzione degli estintori La necessità di poter contare su di un presidio di sicurezza sempre disponibile all’uso immediato in caso di emergenza, richiede che l’estintore debba essere oggetto di “cura” da parte del responsabile dell’attività, ovvero che esso sia sottoposto ad attività progettate ed organizzate di manutenzione per assicurare la corretta funzionalità del presidio. Inoltre, le operazioni di manutenzione devono poter essere effettuate da personale che abbia competenze specifiche affinché possa assicurare la corretta esecuzione delle operazioni richieste. Le prescrizioni normative La legislazione per la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro (a partire dal D.P.R. 547/55) e le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi hanno sempre prescritto la corretta manutenzione dei presidi antincendio ed in particolare degli estintori.
Inoltre, le disposizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e di prevenzione incendi richiedono alle figure professionali incaricate delle operazioni di mantenimento in efficienza, adeguata formazione[1] e competenza. La regola dell’arte sulla corretta manutenzione estintori L’esecuzione della corretta manutenzione dell’estintore si attua nell’effettuare le operazioni richieste secondo la regola dell’arte. Tali operazioni prevedono che la manutenzione degli estintori si attui attraverso il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata e il collaudo. In accordo alle regolamentazioni tecniche e come recentemente sottolineato anche dal Codice di Prevenzione Incendi nell’aggiornamento del 2019 [1], effettuare la manutenzione in accordo a norme tecniche restituisce presunzione di conformità alla regola dell’arte.
L’omologazione degli estintori Ed è proprio sulla base di questo principio che il D.M. 7/01/2005 [2], che fissa le regole per l’omologazione degli estintori, all’art.4 “Utilizzazione”, prevede che la manutenzione degli estintori per essere considerata a regola d’arte, debba essere effettuata in accordo alle previsioni della norma tecnica UNI 9994-1; senza dimenticare di intervenire in accordo alle eventuali indicazioni specifiche contenute nel libretto di uso e manutenzione predisposto dal fabbricante dell’estintore. La norma tecnica La prima edizione della norma tecnica di manutenzione risale all’anno 1992, per essere aggiornata nell’anno 2003 ed approdare alla edizione attualmente vigente nel catalogo UNI del 2013.